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Asfalti? Certo, faccio da me dice Canti

Immagine del redattore: areademocraticasmareademocraticasm

Quello che questo governo sa fare bene, è distruggere ogni cosa buona già fatta da altri governi per poi tentare di riappropriarsi di quanto distrutto ma, non avendone le capacità né le competenze e cercare sempre di prendersene il merito anche quando non dovuto.

L’ultima perla risale a un paio di settimane fa quando quel campione di pseudo efficienza che risponde al nome del sig. Stefano Canti, non ha fatto rinnovare all’AASLP il rapporto di collaborazione con l’Università di San Marino in merito al progetto sperimentale di riciclaggio e quindi riutilizzo degli asfalti esausti. Tutto concentrato nella violenta (perché di violenza si tratta) necessità di voler gestire personalmente l’affaire “asfalti” così tanto caro ad uno dei suoi predecessori di Venturiniana memoria che tanti voti ha portato sia alla sua DC che nel suo serbatoio personale di consensi; è sottinteso che tali consensi sono ottenuti con i soldi dello Stato e dei suoi cittadini, per dirla con una frase che purtroppo tutti conoscono: ”tanto paga Pantalone”.


Bisogna fare una premessa, l’Università di San Marino, tramite i docenti della Facoltà di Ingegneria, aveva elaborato una nuova e rivoluzionaria forma di riciclaggio sperimentale e quindi di riutilizzo degli asfalti vecchi ed esausti che venivano grattati via quando si riasfalta una strada e che, invece di mandarli a discarica e quindi dover poi dover gestire rifiuti molto difficili da smaltire nell’ambiente, potevano essere reimpiegati a nuova vita.


Partendo dal principio che l’Università è soprattutto ricerca e sperimentazione, c’era tra l’altro anche il coinvolgimento degli studenti universitari nella gestione diretta delle asfaltature collaborando a elaborare la programmazione delle tempistiche di esecuzione degli interventi.

A tale fine e per poter facilitare il lavoro di statistica e di ricerca, era stato predisposto un ufficio all’interno dell’edificio dell’AASLP direttamente gestito dagli studenti e dai docenti universitari, operazione rivoluzionaria quanto utilissima per una vera partecipazione degli studenti in aderenza alle regole del mondo del lavoro reale.


Purtroppo, c’è chi non ha capito (?) l’importanza di questo intervento anche perché si nota una certa malafede in chi dice che la spesa per il mantenimento di questa “eccellenza” che ci distingueva non solo nel circondario ma anche nella sua dimensione ambientalista, ammontava alla bella cifra di 90.000 €, mentre più correttamente si sarebbe dovuto dire: costa solo 22.000 € all’anno – perché è di quattro anni la durata dei lavori già svolti in questo campo.

Un progetto di questa portata ha un valore che si merita molto di più. E tutto ciò è una vergogna infinita.


Ma ripeto, gestire gli asfalti pubblici per Venturini-Canti diventa molto più facile senza avere tra i piedi gente che lavora seriamente programmando i lavori futuri e impedendo così di gestire le asfaltature senza subire il controllo e le osservazioni di chi lavora oggettivamente senza prima valutare il colore della tessera di chi avrà il vantaggio di avere un’asfaltatura nuova di zecca davanti alla propria residenza.


In questo Paese ormai l’arroganza e l’opportunismo della Democrazia Cristiana è arrivata ai tempi di regime dei famigerati anni ’90 con l’unica differenza che alcuni uomini e donne di allora erano comunque dei politici veri e non burattini parolai come quelli di oggi; non ne salvo neanche uno.


Meditate, gente, meditate.


Augusto Michelotti

Area Democratica


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